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626. Francesco Sforza al luogotenente di Alessandria 1451 settembre 5 Lodi

Francesco Sforza scrive al luogotenente di Alessandria che, per la discordia sorta tra il prevosto di San Giovanni da Capucio e frate Giorgio Ferrari, prevosto di San Matteo di Alessandria, affidi al primo, come confidente, Gasperino Ganducio e all'altro Bonifacio Minzano. Se non si arrivasse ad una composizione intervenga lui stesso come terzo.

Locumtenenti Alexandrie.
Per la differentia che vertise longo tempo fa infra domino lo prevosto de Sancto Iohanne da Capucio et domino frate Georgio di Ferari prevosto de Sancto Matheo de quella nostra città de Alexandria, dela quale credemo siati informato, volemo che subito, recevute le presente, habiati da vui dicte parte et per ogni modo le indicate ad elegere li suoi confidenti, cioé Gasperino Ganducio per lo prevosto de Capucio et Bonifatio Minzano per lo dicto fra Zorzo, li quali habieno ad intendere (a) et determinare dicta differentia de ragione et de facto et de amicabile compositione infra uno congruo termine, como vi parerà. Et in caso che fossero discrepanti volemo siati vui per lo terzo et studiareti con ogni dilligentia de condure questa cossa ad fine per via del'acordio acioché oramai se meta scilentio a dicta differentia; et se pur manchasse per l'una parte o l'altra ad exequire quanto scrivemo, che credemo seguirà per defecto de quello che non havesse bona ragione, volimo subito ne avisate perché vi scriveremo quanto ne parirà se fatia in questa materia per exequire quello rechiede el debito dela ragione. Data Laude, die v septembris 1451.
Cichus.


(a) Segue et iudicare depennato.