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627. Francesco Sforza a Bartolomeo da Cremona 1451 settembre 5 Lodi

Francesco Sforza ordina a Bartolomeo da Cremona di liberare quei maestri che non hanno dato sicurtà, dicendosi contento della liberazione di maestro Pietro Birago per la garanzia data da Pietro Pusterla, a cui farà misurare il revellino. Vuole poi che sia liberato quel maestro che messer Galeotto tiene in prigione e lo mandi ai lavori del ponte. Ordina che il referendario riscuota i denari e lasci aperte le due camere per la guardia della porta del soccorso.

[ 145r] Bartholameo de Cremona.
Habiamo recevuto la tua lettera et inteso quanto ce scrivi; te respondemo primo, ala parte de quelli magistri quali non hay relaxati per respecto non te danno sicurtate, credemo proceda per respecto non se può così ben praticare ad torno; pur nondemino (a) facendote loro cauto per quella via che meglio possono, vederay de liberarli. Circha la parte de quello magistro Petro de Birago hay liberato socto sicurtà de Petro da Pusterla, ne piace et venuto serà quello magistro da Mediolano deve mesurare quello revellino, faray vedere ad quello sonno tenuti dicti magistri et advisarace. Circha la parte de quello magistro tene messer Galeotto per la spesa li ha facto in presone, li scrivemo per l'alligata lettera (b) quale tu li mandaray, che paghando luy overo dando securtà de paghare fra certo tempo, che lo liberi ad ciò possa venire lì ad aiutare ad quello ponte. Ala parte deli denari deve retrare il referendario de qui, tuctora lo sollicitamo ad retrarli et ad mandarteli. Quelle doy camere dice bisogna stiano aperte per fare la guardia sopra la porta del socorso, te dicemo essere contenti stiano aperte ad ciò la guardia se possa fare purchè lì non li stia persone in esse et che quando venirimo là le troviamo in pucto et necte. Remanemo assay reposati dela opera se fa ad quello ponte et così te confortamo ad attendere et prosequire. Data Laude, v septembris 1451.
Andreas Fulgineus.


(a) pur nondemino ripetuto.
(b) La missiva allegata è la n. 628.