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634. Francesco Sforza al Consiglio segreto 1451 settembre 6 Lodi

Francesco Sforza scrive ancora ai membri del Consiglio segreto circa la risoluzione della riforma della tassa del sale nel Novarese considerata la querela fatta dai feudatari. Circa gli offici che mancano nella cancelleria provvederà appena sistemati a Chiaravalle. Dopo le informazioni avute a Lecco, vuole si provveda che quella gente abbia da vivere. Ancora al Consiglio chiede che si provveda contro le frodi del sale che avvengono sul lago di Como.

[ 147v] Dominis de Conscilio nostro secreto.
Havimo recevuto doe vostre littere de dì tri del presente, et inteso quello in esse se contene dicemo, primo, ala parte ne respondeti ad quello ve habiamo scripto della lettera scripta per vuy che fossero reservate alcune terre de Novarese dala reformatione dela taxa del sale et la casone perché siti mosti ad farlo, cioè per querelle ad vuy facte per li feudatarii quali sonno separati dala cità, che de tucto remanemo satisfacti benché, como ve scripsimo, fossimo certi l'havisti facto per potissima casone; ad che non replicamo altro se non che intendati et mettati quello bono ordine ve parerà circha questo facto cum partecipatione etiam deli nostri Maystri dele intrate. Ala parte dei gualdi non dicimo altro se non che vi confortiamo et caricamo ad venir via in Chieravalle, facendo venire cum vuy li Maystri nostri dele intrate et quilli altri Maystri bisongnano acioché, quando siati lì, se possa ponere ordini al facto deli gualdi et ale altre cose necessarie et in questo vogliati usare cellerità per ponere ordine ale cose occoreno, et como siati fuora, subito ce advisati, perché, como siati lì, al facto deli offitii vachano in la cancelleria et alle altre cose ponerimo ordine. Circha quello ne scriviti della informatione haveti mandata ad togliere ad Lecho non dicimo altro si non che, havuta dicta informatione, vogliati mettere che li homini de quella terra habiano da vivere et che le victualie non possano andare altrove, ponendoli quilli boni ordini vi pareranno, como ve havimo per altre scripto. Ala parte delle sfroxatione del sale se fanno nel laco de Commo, de che ne scriviti, vi dicimo che de questo nuy ne havevamo già inteso qualche cosa et dal canto nostro havimo scripto là et factogli ogni provisione ne è stato possibile, como haviti veduto; parendo mò ad vuy che intenditi meglio de nuy quello bisongna circha questo facto, de scrivere ad quilli nostri feudatarii, como recordati, o de fargli altra provisione, lo commendiamo et laudamo et da mò lo remettemo al parere vostro. Laude, die sexto septembris MCCCCLI.
Cichus.