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657. Francesco Sforza a Rodolfo e Giulio da Varano 1451 settembre 9 Lodi

Francesco Sforza scrive a Rodolfo e Giulio da Varano di non permettere che Venanzo da Camerino, famiglio ducale, sia molestato da Carlo da Montono per crediti contro detto famiglio, ricordando che il duca è primo creditore di Venanzo.

Domino Rodulfo et Iulio de Varano.
È stato Venanzo da Camerino, nostro famiglio, qui da nuy et ne ha dicto ch'el conte Carlo da Montono circha de darli impazo dal canto de là ale cose sue, alegando che luy gli è tinuto in alcuna quantità de dinari, como credimo apieno le magnificientie vostre debiano essere informate. Pertanto, considerato che custuy è nostro famiglio et possimo dire haverlo alevato, pregamo et confortiamo le magnificentie vostre che gli piacia ordinare che per questa casone non gli sia dato impazo né molestia alcuna, ma ch'el sia reguardato como cosa nostra che l'è perché, se lo dicto Venanzo dovesse essere stato astricto ad pagare cosa alcuna al dicto conte Carlo, deveria essere astrecto ad pagare prima ad nuy, como quello che siamo prima creditore; siché, non cerchando nuy de constrengerlo ad questo, ve pregamo che non lo vogliati lassar constrengere ad petitione d'esso conte Carlo ad pagarse de quello che debitamente tocharia pagarse prima ad nuy che ad luy; la quale cosa receverimo ad singular piacere. Ex Laude, viiii septembris 1451.
Cichus.