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659. Francesco Sforza al referendario di Pavia e a Gracino da Pescarolo 1451 settembre 6 Lodi

Francesco Sforza scrive al referendario di Pavia e a Gracino da Pescarolo circa il pagamento mensile da parte dei dazieri dell'assegnazione fatta sul dazio della mercanzia al Missaglia; vuole poi che il referendario e Gracino restituiscano al Missaglia l'assegnazione che gli hanno tolto.

Referendario Papie et Gracino de Pischarolo.
Como per più altre nostre lettere ve havimo scripto, volimo che della assignatione facta lì sul dacio della mercantia al Missaglia, constrinzati quelli dacieri a paghare ogni meso, alli termini usati, integramente senza exceptione alchuna, lassandogli suspeso ogni mese quello è ordinato per li Magistri delle intrate nostre donec sarà declarato quello restoro gli doverà essere facto per le inhibicione di gualdi. Similiter volimo che quelli denari haveti tolto al dicto Missaglia della dicta soa assignacione gli li restituati subito senza alchuna exceptione, et da mò inanti per cosa del mondo non fati simile fallo che a noy è forte spiazuto, como per un'altra nostra ve scripsimo da Viglevano. Laude, vi septembris 1451.
Cichus.