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668. Francesco Sforza ai Maestri delle entrate straordinarie 1451 settembre 9 Lodi

Francesco Sforza ordina ai Maestri delle entrate straordinarie di annullare ogni processo per contumacia contro gli uomini di Biandrate che non si sono presentati davanti a Giovanni Secco, vicario generale ducale.

[ 155r] Magistris Intratarum extraordinariarum.
Havendo commisso a messer Zohanne Secco, nostro vicario generale, che procedesse contra li homini de Blandrà per certo homicidio commisso, et havendo luy mandato per li dicti homini, et non essendo loro comparsi, gli ha condempnati per contumacia. Et perché questa condempnacione è stata facta per cosa legiera et noy intendiamo che omnino rasone habia luocho et se proceda contra quelli hanno fallito, et cossì havimo commisso al dicto messer Zohanne. Però volendo usare de clementia et gratia con li dicti homini, siamo contententi (a) et ve committiamo et volimo che faciati cassare et annullare ogni processo, condempnacione facta contra essi homini per la dicta casone de contumacia, in modo che per alchuno modo non possano essere molestati. Laude, viiii septembris 1451.
Cichus.


(a) Così A.