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669. Francesco Sforza a Giovanni Secco 1451 settembre 9 Lodi

Francesco Sforza comunica a Giovanni Secco di aver annullato la condanna per contumacia per quelli di Biandrate; vuole che vada a Biandrate e si informi sull'omicidio per punire i colpevoli.

Domino Iohanni de Sichis.
Non essendo voluto comparere denanzi da vuy li homini de Blandra per l'homicidio commisso, del quale seti informato, intendiamo che gli haveti condempnati per contumacia et mandato la condempnacione alla Camera. Et perché questa condempnacione è facta per cosa ligirissima et non resta però che, se gli dicti homini haverano fallito, sarano ad ogni modo puniti, siamo contenti et volimo, per usare gratia et clementia seco che sia cassata la condempnacione facta contra de loro per casone della dicta contumacia. Ve committiamo però che, andando al dicto loco, habiati informacione de tale omicidio et procedati contra li colpevelli, como vole la rasone. Laude, viiii septembris 1451.
Cichus.