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67. Francesco Sforza a Tristano Sforza 1451 giugno 19 Milano

Francesco Sforza scrive al figlio Tristano che fa poco caso al fatto che Baldaserra [...] sia concio cum venetiani. Lo informa, poi, che scriverà al podestà di Romanengo di non riscuotere più alcun pedaggio da quelli di Crema, come si usa da loro.

Magnifico Tristano Sfortie.
Respondendo a quello ne hay scripto per toe lettere, date a xvii del presente, dicimo, quanto alla parte de misser Baldaserra ch'el sia concio cum venetiani, che ne facemo pocha cura. Ch'el podestà nostro de Romenengo (1) scoda el pedagio a quilli da Cremmo, non scodendolo loro dalli nostri, se ne maravigliamo. Et però gli screvemo che, non scodendo quilli de Cremma lo pedagio alli nostri, non lassa anchora luy inovare alcuna cosa a quilli da Cremma et ne rescriva quanti dinari ha rescossi et quello ne ha facto. Data ut supra.
Cichus.


(1) Identificato come Giorgio Odoni (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 428).