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727. Francesco Sforza agli uomini di Corte dei Frati 1451 settembre 15 Lodi
Francesco Sforza scrive agli uomini di Corte dei Frati per l'alloggio di alcuni famigli che sono a Robecco per il trafugamento delle biade, dando loro ogni aiuto.
Hominibus Curtis Fratrum.
Bisognando per conseguire il facto per lo quale sonno mandati questi nostri famigli allogiano a Robecho, presenti portatori, zoè per obligare che le biade non siano menate et transfugate dal canto de là, volemo che lassati allogiare alcuno de loro lì, dandoli ad ogni suo bisogno concernente questo facto perché sonno mandati lì, ogni aiuto (a) et favore ve requederanno, così de nocte como de dì, como deghono fare li homeni da Robecho, avisandove che quella lettera hanno quelli homeni da Robecho se deriza così ad vuy como ad loro, et così la crida. Et questo non manchi per quanto havete cara la gratia nostra. Data Laude, xv septembris 1451.
Andreas Fulgineus.
(a) aiuto ripetuto.