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732. Francesco Sforza al podestà di Magenta e all'abate di Montebello 1451 settembre 16 Lodi

Francesco Sforza scrive al podestà di Magenta e ai famigli ducali alloggiati a Corbetta lamentandosi del furto di un paio di buoi degli uomini della Cassineta di Andrea Birago col pretesto della tassa dei cavalli e del carriaggio; dispone che i buoi siano restituiti; quanto al carriaggio, Andrea si intenderà con Filippo d'Ancona.

Potestati Mazente et familiaribus nostris logiatis in Corbeta.
S'è lamentato el spectabile dilecto nostro Andrea de Birago che li havite facto robare uno paro de bovi ali homini suoi dela Cassinetta sotto pretexto che siano (a) de taxe de cavalli et de caregio. Et perché già più dì passati habiamo deputato esso loco dela Cassinetta et li altri lochi del prefato Andrea per logiamento deli suoi cavalli, volimo che, al'havuta de questa, senza veruna exceptione restituati et tu, podestà, faci restituire li dicti bovi et senza alcuna expensa et per lo avenire non gli lassi dare altro impazo per dicta casone de taxe. [ 170r] Et cussì del facto del cariagio esso Andrea se intenderà cum Filippo de Anchona da mò inanzi et per lo passato, per forma che dicti suoi homini farano el dovere; siché etiam per questo non li faray altra novitate. Data Laude, die xvi septembris 1451.
Cichus.
Scriptum fuit domino abbati Montisbelly quod veniat.
Cichus.


(a) siano in interlinea.