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736. Francesco Sforza ai Maestri delle entrate e a Pietro Ragoto 1451 settembre 16 Lodi

Francesco Sforza scrive ai Maestri delle entrate perché con il Consiglio segreto prendano provvedimenti opportuni circa le suppliche di Andrea da Nicarino, incantatore del dazio della pesa, e Battistino, incantatore del dazio delle bollette dei gualdi di Tortona. Altrettanto facciano per Pietro Ragoto dei dazieri della mercanzia di Tortona.

Magistris intratarum.
Vederti, per le incluse supplicatione quanto ne fi exposto per parte d'Andrea de Nicarino, citadino Tertonese, incantatore de datio della pesa, et Batistino, incantatore del datio delle bollette deli gualdi della nostra cità de Tortona. Et intesa la continentia d'esse et li respecti alligati, siamo contenti et vi committimo che, habita participatione cum el nostro Consciglio secreto, gli faciati quella debita provisione che vi parrerà convenire alli respecti aligati, provedendo demum che cum iustificatione dicti supplicanti se possano piutosto laudare de clementia che lamentarsi de iniustitia. Data Laude, die xvi septembris 1451.
Similiter vene lì Petro de Ragoto a nome delli datieri della mercantia de Terdona pur per simele casione como di sopra, al quali dareti audientia et provediriti como vi parrerà convenire alla rasione, provedendo però che per quanto dovessero fare, la nostra Cammera non patisca detrimento. Data ut supra.
Cichus.