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746. Francesco Sforza a Guglielmo di Monferrato 1451 settembre 16 Lodi

Francesco Sforza scrive a Guglielmo di Monferrato perché alcuni suoi uomini, andati a Pozzolo e scalate di notte le mura, hanno rubato vestiti e cose a Onofrio Ruffaldo e commesso altri furti. Si augura che Guglielmo voglia punirli facendo restituire il maltolto.

[ 173r] Gulielmo de Monteferato.
Sono stati alchuni delli vostri, del nome deli quali sarà informata la signoria vostra, quali per singulare temerità et commo se rendimo certissimi, contra la total mente della excellentia vostra, sono andati a Pozolo et aschalate le mure de nocte, sono intrati dentro et hanno asportati furtivamente certe vestimente et robe del strenuo Honofrio Rufaldo non de picola valuta et oltra ciò quelli tali hanno commisso altre robarie sula Frascheda; che certo è stato bruto acto et pieno de malo exempio da non comportare, anzi da ripremere per ogni modo. Perché adoncha credimo ne sareti malissimo contento, vi confortiamo et preghamo che ve piaza, havuta noticia di mali factura, fare restituire le vestimente et robe cossì malamente tolte, et ulterius admonergli talmente che più non commettano simile defecto che sarà cosa laudabile et a noy sopra modo gratissima. Laude, xvi septembris 1451.
Cichus.