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760. Giovanni Pietrasanta a Francesco Sforza 1451 settembre 14in villa Caminadelle

Giovanni Pietrasanta comunica a Francesco Sforza di aver trovato che Cipriano da Arezzo, connestabile della porta Marenga di Alessandria, è rimasto solo alla guardia d'essa porta e che non vuole più starvi. Giovanni da Pietrasanta aggiunge che, andato tempo fa alla rocca di Annone, a suo parere andrebbe fortificata con una spesa di 200 ducati.

[ 176r] Domino duci Mediolani, et cetera.
Illustrissime princeps, siando mi de novo andato per far la mostra ad molte parte et inter le altre ad Alexandria, me condusse a far la mostra a Cipriano de Arezio, conestabile della porta Marenga de Alexandria, e retrovay senza compagni alcuni solo luy ala guarda d'essa porta, cumque li dicesse et li improperasse (a) non faceva bene ad non tenire altra guarda ala porta, di che risposeme et disseme non voleva stare lì per modo alcuno, et in tucto voleva essere cossa et de questo ne scrivesse ala signoria vostra e supplicasse li metesse un altro conestabille. Pertanto de questo ne ho voluto advisare la signoria vostra proveda como li pare. Recordo bene che essa porta sta male senza altra guarda, advisando che li offitiali (b) me dicino ch'el dicto conestabile non tene fanti alla dicta porta. Molto tempo fa fuy anchora a far la mustra ala rocha de Annone la quale, segondo el mio iuditio, sarebbe da fir fortificata et spendendoli ducati cc, credo sarebbe bona spesa et pocho temerave li inimici, se l'achadesse suspecto in le parte de là. Queste tal cose le ricordo ala signoria vostra a bon fin cum fede et devotione et como fidele servitore dela signoria vostra, ala quale humilmente mi ricomando. Data in villa Caminadelle, die xiiii septembris 1451.
Iohannes de Petrasancta, collateralis.


(a) In A improproperasse.
(b) che li offitiali ripetuto.