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770. Francesco Sforza al referendario, al tesoriere e ai Presidentes di Piacenza 1451 settembre 17 Lodi

Francesco Sforza scrive al referendario, al tesoriere e ai presidenti di Piacenza di pagare a Sceva Corti la quota cui la città è tenuta per la costruzione del castello di Milano.

[ 178v] Referendario, thexaurario et presidentibus Placentie.
Crediamo debiati cognoscere et intendere de quanta importancia è a nuy et al stato nostro la constructione del castello nostro de Milano la qual non intendimo de abandonare per cosa veruna del mondo; et per darvi manco incarico a quella nostra cità de Piasenza in dovere mandarli le doe carre altre fiate taxate, maxime per respecto dela peste, havimo comisso al spectabile misser Sceva de Corte, là nostro locotenente, faza debati pagare la ratta del dicto carrezo da qui indreto la qual li havemo facta dare in nota per Filippo da Ancona, presidenti a dicti lavorerii. Et cossì per l'avenire volimo omnino se debia pagare lo dicto carrezo ad esso de Sceva al quale havimo omnino dato questo incarrico. Et perché luy ne ha dicto esserli mal lo modo ve concedemo et volimo, per questa casone, possati togliere de qualuncha denaro et intrade de quella comunitade, et non bastando quilli, possiati provedere per qualuncha modo ve parerà più utile et manco dannoso, non obstando ordine nostro nì altro in contrario. In testimonio del che havimo sottoscripto questa de nostra propria mano. Laude, xvii septembris 1451.
Cichus.