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777. Francesco Sforza a Bartolomeo Colleoni 1451 settembre 19 Lodi

Francesco Sforza scrive a Bartolomeo Colleoni della cavalcata, non autorizzata, fatta dai suoi connestabili. Si attenga a quanto gli scriverà Lancillotto da Parma.

[ 180v] Magnifico ac strenuo Bartholomeo de Colionibus, nostro armorum capitaneo dilectissimo.
Magnifice ac strenue dilectissime noster, hoge havemo, per le mano de ser Lanzalocto da Parma, vostro cancellero, recevuto doe vostre lettere continente ambe doe dela cavalcata hanno facta quelli vostri conestabili senza vostra et nostra licentia, et saputa a petitione del marchese de Losolo; al che brevemente respondendovi, dicemo che'l ne rencresce et dispiace sommamente l'apto che hanno usato questi conestabili per ogni respecto. Et perché lo spectabile ambaxiatore, nostro compare, et nuy havemo dicto et commesso a bocha al dicto ser Lanzalocto quello è necessario se faza intorno a questa materia et ch'el ve scriva la provisione et remedio che bisogna la magnificentia vostra faza, non dicemo altro, se non che vogliate exeguire quanto el dicto ser Lanzalocto ve scriverà sopra questa materia. Data Laude, die xviiii septembris 1451.
Iohannes.