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81. Francesco Sforza ad Angelo da Caposilvi 1451 giugno 21 Milano

Francesco Sforza assicura Angelo da Caposilvi di aver ricevuto la lettera con la confessione di Giovanni Lupo. Si rammarica che abbia trattenuto presso di sé quei tre uomini, che invece doveva subito spedire nella rocca di Colorno e consegnare a Balzarino. Gli raccomanda di mostrarsi cortese con la gente di lì, tenendo però sempre gli occhi bene aperti.

[ 27r] Angello de Caposilvi.
Angnolo, in questa ora, iii de nocte, havimo recevuta la tua lettera cum la confessione de Iohanne Lupo et inteso quanto ne scrivi. Te respondemo commendandote assay della dilligentia et solicitudine tua quale hay usata in questo facto et restiamo ben contenti. Et perché tu dici che hay retenuti quilli tri homini, qualy hay repigliati novamente lì in quella terra, dicimo che ne despiace grandemente che tu li habbii retenuti lì et pertanto vogli subito, receuta questa, mandargli dentro la rocha de Colorgno et faragli consignare al Balzarino cum la lettera alligata (a), quale nuy gli scrivemo, et cussì, pigliandone tu viruno altro, vogli subito mandargli ad Colorno et non gli tenere dentro la terra per niente. Della vinuta de Bartholomeo da Bolongna, Francesco et Bartolomeo de Medesina ne piace grandemente, alli quali vogli far carezze. Una cosa te vogliamo dire: che tu mostri ad ogni persona de quella terra bon volto et bone parole, non già per questo tu stesse de fare el facto nostro, ma per non spaurare tanto li homini de quella nostra terra, havendo imperò et stagando cum l'ochio aperto, che tu non potessi essere inganato per modo alcuno. Lo executore te mandaremo prestissimo, per examinare li dicti malfactori et faramogli a fare rasone et iustitia. Mediolani, die xxi iunii 1451.
Iohannes.


(a) Alla lettera era allegato l'originale della missiva n. 82.