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817. Francesco Sforza al podestà di Castellazzo 1451 settembre 22 Lodi

Francesco Sforza vuole che il podestà di Castellazzo, su richiesta di Giovanni Albanese, condottiero ducale, arresti Andrea Albanese, suo famiglio, che si rifiuta di restituirgli il danaro anticipato per una cavalla rubata.

(a) Potestati Castellacii.
Essendo altra volta distinuto im Pizeghetono Andrea Albanese, famiglio de Zohanne Albanese nostro homo d'arme, per casone de una cavalla quale havia furata, fussemo contenti ch'el fusse relaxato pagando la cavalla et cussì lo dicto Zohanne suo patrone la paga; adesso lo dicto Zohanne se lamenta che esso Andrea s'è partito da luy et, redutose in quella terra ove ha la moglie, et recusa de satisfargli lo preso d'essa cavalla, sborsato per luy, quantuncha se dicha che l'habia presso de sì. Et perché non intendiamo comportare la iniquità d'esso famiglio, ti committiamo et volimo che ad ogni rechesta d'esso (b) Zohanne, qualo veni lì per questa casone, tu destengui personalmente lo dicto Andrea, non relaxandolo fin a tanto ch'el dicto Zohanne resti satisfacto del credito suo; et quando lo dicto Andrea non fusse lì, provedi che sopra li beni soy sia satisfacto del credito predicto senza exceptione alchuna. Data ut supra.
Cichus.


(a) Precede Comuni et depennato.
(b) Segue famiglio depennato.