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822. Francesco Sforza al Consiglio di giustizia 1451 settembre 22 Lodi

Francesco Sforza scrive al Consiglio di giustizia dell'arrivo degli uomini di Teglio e di Danuolo da Como per risolvere la vertenza tra loro esistente, richiedendo loro il parere sul da farsi.

Dominis de Conscilio iustitie.
Lamentandose già bon tempo fa li homini de Tilio dela nostra Valtellina del conte Danuolo da Commo, quale era podestà et goldeva le intrate de quello loco, l'havimo facto sindicare et pare che la sententia sia data in suo favore; pur li dicti homini sonno retornati da nuy et facto nova lamenta per la dicta casone. Et perché deliberamo che questa causa ormay habia fine, per la quale infinite volte da 15 mesi in qua ne sonno obtuse le orechie, mandiamo da vuy tucte doe le parte et vi committiamo et volimo che, intese le rasone del'una et del'altra, ne rescrivati fra quatro dì il parere vostro dela provisione che ve pare debiamo fare in questo facto per mettere fine ad questa diffirentia. Data ut supra.
Cichus.