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825. Francesco Sforza ai Maestri delle entrate straordinarie 1451 settembre 22 Lodi

Francesco Sforza vuole che i Maestri delle entrate straordinarie indaghino se i beni di Giovanni Sacco da Magenta, morto ab intestato e senza eredi, appartengano alla Camera ducale. Li informa di aver depositato tutti i beni presso una persona di fiducia.

[ 190r] Magistris intratarum extraordinariarum.
Havendo nuy hauto notitia che mò novamente è passato di questa vita uno Chiovane Sacho, che fo habitatore in el loco de Mazenta, ab intestato e senza alcuny heredi e che queli che erano soy beni situati in esso loco spectano ala Chamora nostra, vi comitiamo et volemo che di questo ne debiati havere vera informatione et certeca se cossì è. Trovando esser cossì che speteno diti beni ala prefata nostra Chamora subito, per vostre letere ne havisariti, providendo vuy del chanto vostro de retrar diti beni ala prefata Chamera, havisandove che havemo hordinato sieno recolti li fruti e govirnate le altre sove cosse, mobile e beni, e che siano reposti apresso qualche valentuomo; del che vi ne scriveremo perché ne siati havissati. Data Laude, die xxii septembris 1451.
Cichus.