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826. Francesco Sforza a Giacomo Roseli da Arezzo 1451 settembre 23 Lodi

Francesco Sforza comunica a Giacomo Roselli d'Arezzo di averlo designato capitano di giustizia di Milano al posto di Galeotto Ratti, morto. Vuole che gli faccia sapere la sua accettazione e lo informa che ha nominato, per due mesi, un suo suffraganeo.

Domino Iachobo de Roselis de Aretio.
Essendo novamente passato di questa presente vita el quondam egregio doctore meser Chaleoto Rato quale era chapitanio de iustitia in la inclita cità nostra de Milano, n'è bexognato fare pensere che debiamo nuy deputare et elegere in suo loco a quelo offitio quale sia idoneo et suffitiente ad quello et che satisfacia ala volontà et mente nostra; et revolendo li penseri nostri sopra ciò siamo recordati dela fede, prudentia, sufitientia, integritate et virtute vostre, nec minus del grandissimo amore vostro verso nuy. Per le quale virtute vostre non tanto credimo, ma etiam ne siamo certissimi che nedum sereti idoneo, apto et sufitiente al regimento d'esso offitio et al governo de tanta cità et tanto populo ma, etiandio, ne satisfariti ala mente et appetito nostro perché sapiano quanto virtuosamente ve seti deportati in li offitii che haviti hauto ad exercere et quanto honore, laude et commendatione ne haviti continuamente reportato. Il perché vi habiamo (a) deputato et electo al dito offitio como quello che siamo certissimi vi diportarete cossì humanamente, honestisimamente et cum ogni equità et iustitia che multo maiore commendatione et laude ne reportariti da nuy. Ve confortiamo, stringemo et carichamone [ 190v] adunque che, recepute queste presente, voliati prepararvi et metervi in punto per venire de qua al dito offitio quanto puy presto vi sia possibile, avixandovi che nuy havimo deputato uno suffraganeo in el dito offitio per fin ala venuta vostra la quale aspetiamo con ogni celerità possibile. Aspetiamo etiandio da vuy resposta sopra ciò prestisima, aciò sapiamo (b) fermamente quanta et quale sia la intentione vostra superinde. Data Laude, die xxiii septembris MCCCCLI.
Post scrip[t]a: vi avisamo che el suffraganeo nel dito offitio havimo deputato per duy (c) mesi il perché haviti a prepararvi acioché siati in ponto et qui, cercha da xv dì inanti se fornischano li diti duy messi, perché ve possiati etiam in Milano ordinari li fati vostri. Data ut in litteris.
Cichus.


(a) habiano in A.
(b) sapiano in A.
(c) vuy in A.