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828. Francesco Sforza al podestà di Magenta 1451 settembre 22 Lodi

Francesco Sforza informa il podestà di Magenta di aver scelto Benedetto da Firenze per raccogliere uva e frutti e altro dei beni di Giovanni Sacco. Vuole che gli dia ogni aiuto per la raccota e per radunare le cose del defunto, depositandole presso persona di fiducia e informando di quanto fatto i Maestri delle entrate straordinarie.

Potestati Mazente.
Perché intendiamo essere manchato di questa vita presente ab intestato et senza alcune erede uno Iohane Sacho che fo habitatore in quello loco, per la morte del quale, essendo cussì, li suoy beni spectano ala Chamera nostra, et intendendo essergli alcuna petia de vigna da recoliere et altri beni a governare, confidandose nuy dela fede de Benedeto da Florentia, exhibitore di questa, li havimo commesso che fatia recoligere dicte uve et fruti et ogni altra roba che fosse sova cum questo che la repona apresso a qualche fidata persona et debene. Il perché ti commetiamo et volimo che ad esso Benedito dagli ogni expediente adiuto et faore perché possa recogliere diti fruti et redunare insieme tute le altre robe et cosse, siché non [ 191r] vadano in perditione, facendoli como havemo dito reponerli apresso ad qualche valenthomo; et del tuto puoy ne avixaray li Maestri dele intrate nostre extraordinarie. Data Laude, die xxii septembris 1451.
Cichus.