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829. Francesco Sforza a Giovanni Tromelli, Filippo Borromeo, ai visconti de Innorio, a Tommaso Caccia, agli uomini di Tercate, Galliate, Cerano, Oleggio, Borgomanero, a Lancillotto Visconti 1451 settembre 19 Lodi

Francesco Sforza chiede a Giovanni Tromelli di fare attenzione a quanto dirà Battista dal Borgo, commissario ducale nel Novarese, circa l'aiuto per la ricostruzione del castello di Milano.

Domino Iohanni Tromello.
Non dubitemo clare comprehendiati quanto habiamo a core la reffectione del castello nostro de Porta Zobbia, et per exequire in ciò nostra intentione ne bisogna requirire cadauno deli nostri ad farce aiuto. Impertanto havimo commesso ad misser Baptista dal Borgo, nostro commissario in Novarese, che ve expona circha ciò instantissime lo vingenti bisogno nostro; voy, affectionatissimo al stato nostro, vogliate alo suprascripto prestarli indubitata fede et, sine aliqua exceptione, quanto luy, da nostra parte, ve rechiederà, de che ne receverimo, quanto dire possessivo, grato et singulare a piacere et da non domenticarlo. Data Laude, die xviiii septembris 1451.
In simili forma scriptum fuit infrascriptis:
magnifico domino comiti Filippo Boromeo;
Vicecomitibus de Innorio;
domino Thomasio Cacia;
hominibus Terchate, Galiate, Cerani, Olegii, Burgimaynerii;
domino Lancilocto Vicecomiti.
Cichus.