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837. Francesco Sforza a Raffaele Ratti 1451 settembre 24 Lodi

Francesco Sforza dice a Raffaele Ratti di aver scritto a Giovanni da Milano perché gli restituisca le cose del fratello e che lo faccia accompagnare in luogo sicuro.

Raphaeli Rapto.
Havimo inteso el caso seguito a misser Galeotto Ratto, vostro fradello, del quale havimo preso grandissima molestia et despiacere, perché l'hera nostro fidele servitore. Et, perché siamo advisati che sey andato ad Mediolano per torre la robba sua, te advisamo como havimo scripto a Zohanne da Mediolano, quale l'à facta reponere in loco securo, che te la facia restituire liberamente et senza exceptione alcuna, et ulterius te facia accompagniare in loco securo. Data ut supra.
Cichus.