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84. Francesco Sforza a Sceva da Corte 1451 giugno 22 Milano

Francesco Sforza ordina a Sceva da Corte di non trattenere oltre presso di sé il ragazzo dell'uomo d'arme ducale Pietro da Lodi.

Domino Sceva de Curte.
Petro da Lodi, nostro homo d'arme, compagno de misser Pedro Ungaro, ne dice como vuy haveti uno Bartholomeo da Lodi, suo regazo, qual non gli voleti restituire, alegando luy molte rasone, che, non havendo questo regazo, gli vene a cedere in tropo excessivo danno. Pertanto volimo et cossì ve confortamo, aciò non habiamo più affano de questo facto, gli restituati el suo regazo. Et in questo non sia fallo, perché a vuy non possano mancare regaze. Mediolani, xxii iunii 1451.
Cichus.