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891. Francesco Sforza a Sceva Corti 1451 settembre 30 Lodi

Francesco Sforza scrive a Sceva Corti di ricevere con ogni onore il cardinale Andegavense che, diretto in Francia, passerà per Parma e Piacenza, dove il duca intende incontrarlo.

Domino Seve de Curte (a).
Perché el reverendissimo monsignore cardinale Andegavense va de presenti nelle parti de Franza et farà el suo transito per Parma et Piasenza, al quale omnino per le lettere nostre havemo deliberato sia bene (b) et honorevolmente recevuto (c) et fin da mò havemo mandato a Parma per ordinare ch'el sia lì optimamente recevuto, volemo che vuy ordinati lì a Piasenza lo suo logiamento in vescovato o altrove dove meglio ve parirà et cossì per li soy. Et perché ad nuy è necessario, quando luy serà gionto lì, venir lì ancora per parl[argl]i, ordinariti ancora el nostro logiamento dove allogiassemo questa estate et cossì ne ordinariti un altro per lo magnifico [ 205r] ambaxatore fiorentino et cossì deli altri logiamenti, benché inanzi la nostra venuta ve mandarimo la lista de quelli meneremo nuy (d). Volemo appresso che ordinati nel'intrare che farà el prefato monsignore lì in Piasenza, se gli vadi incontra con processione et farli tucti quelli honori che se rechiedono ad uno tanto segnore, advisandone che nostra intentione è che se gli fazino le spese del nostro, secondo scrivimo al nostro referendario lì et comesso a bocha ad ser Andrea nostro cancelliere. Data Laude, die xxx septembris 1451.


(a) La missiva è depennata.
(b) Segue recevuto depennato.
(c) recevuto in interlinea.
(d) nuy ripetuto.