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903. Francesco Sforza ai podestà, ai comuni e agli uomini di Melzo e di Vimercate, al capotano della Martesana 1451 ottobre 1 Lodi

Francesco Sforza comunica al podestà, al comune e agli uomini di Melzo che, invece dei tre carri per il castello di Milano richiesti con quelli di Vimercate, ha ritenuto di ridurre la richiesta ad un solo carro, pagando anche l'equivalente in denaro.

Potestati, comuni et hominibus Melcii.
Como vuy sappeti, noy altre volte ordinassimo che vuy homini insieme con quelli nostri homini da Vimercato dovesti contribuire alla spesa de tre carra per quelli nostri lavorerii che facimo fare al castello; la quale spesa, pur repensandoce mò, ne pare grande, dove mò havimo deliberato de moderarvela acioché, desgravati, ne habiati ad remanere più contenti. Pertanto deliberatamente ve dicimo et cossì volimo che da mò inante debiati insieme vuy con li predicti nostri homini da Vimercato contribuire alla spesa solamente de uno caro; del che noy contentiamosse al presente. Et perché credimo che forsi ve sarà difficile ad havere dicto carro, dicimo che siamo contenti debiati respondere delli denari per dicto carro ad Filippo de Anchona, nostro commissario sopra quelli predicti nostri lavorerii, segondo sareti informati ad bocha da Iacomo da Cortona, presente exhibitore, al quale circha ciò credereti quanto a noy medesmi. Laude, primo octobris 1451.
Iohannes.
In simili forma capitaneo Martesanee ac comuni et hominibus Vicomercati. Data ut supra.