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909. Francesco Sforza ad Angelo da Caposilvi 1451 ottobre 1 Lodi

Francesco Sforza si compiace con Angelo da Caposilvi per l'ordine dato ai balestrieri di non fare niente contro quelli di Camairago, avvertendolo che quello che si è fatto per i famigli lo si faccia anche per i padroni. Il duca informa Angelo dell'invio di terratufi.

Angelo de Caposelvis.
Havimo recevuto le toe lettere, ale quale rispondendo, et primo, che tu haby posto tali ordini che quelli balestreri non se moverano a desordine veruno contra quelli de Camayragho, molto ne piace et te ne commendiamo. Alla parte de quello hay facto fare dicimo che hay facto molto bene e molto ne piace et ce rencresse de quello altro ch'è campato; et non tanto siamo contenti che tu faci impicare li famigli se robarono, ma volimo et te commettimo che faci el simile ali patroni se lo meritaranno. Et se veruno se verà a lamentare a noy, gli darimo conveniente resposta; siché non guardare in fronte ad homo del mondo. Alla parte de terratufi siamo certi che tu ne haby grande bisogno, ma credimo che mandandotene puocho giovarano, attento che tu sei uno tristo e basta. Laude, primo octobris 1451.
Cichus.