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971. Francesco Sforza ai fratelli Carlo, Luca e Alessio, Giovanni Giacomo, Bernabò e figli, Galassio, Martino ed Ernolfino Zoppelli di Maledo 1451 ottobre 6 Lodi.

Francesco Sforza vuole che i fratelli Carlo, Luca e Alessio, Giovanni Giacomo, Bernabò e figli, Galassio, Martino ed Ernolfino Zoppelli di Maledo facciano quanto, da parte del duca, dirà loro Giovanni Caimo, commissario di Pizzighettone.

Carulo, Luce et Alexio fratribus, Iohanni Iacobo, Bernabovi et eius filiis, Galassio, Matino et Hernolfino de Zoppelis de Maledo.
Nuy havemo commisso ad Zohanne Caymo, nostro canc(e)llero, et commissario in Pizghettono, alcune cose che ve debbia referire per nostra parte. Pertanto volemo gli debbiate credere tucto quello ve dirà et referirà per nostra parte come se nuy medesmo ve lo dicessemo, et exequireti integramente quanto per luy ve serà imposto, se haveti cara la gratia nostra. Data Laude, die vi octobris 1451.
Iohannes.