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981. Francesco Sforza ai Maestri delle entrate straordinarie 1451 ottobre 6 Lodi.

Francesco Sforza ordina ai Maestri delle entrate straordinarie che si lascino a Ludovico di Briosco i frutti dei beni del defunto Giovanni da Briosco, garantendo però la restituzione dei nuovi alla Camera ducale in quanto ad essa appartenenti, e lasciando che i massari continuino a lavorare il terreno al modo usato.

Magistris intratarum extraordinariarum.
N'è facto querella per parte de Lodovico de Brioscho che per lo nostro capitaneo de Martesana et Iacobo da Perago a nome della Camera nostra è preso certi beni soy sotto pretexto che debiano essere beni de Iohanne da Brioscho, quale è spirato della presente vita, et ulterius è stato commandato alli massari che non se debiano impazare d'essi beni. Et perché non intendiamo che fructo possa seguire alla Camera nostra per non lavorare li dicti beni, ne pare et cossì vi committiamo et volemo che, lassati li fructi d'essi beni al dicto Ludovico et lavorare el terreno a modo usato, togliendo da luy primo idone securtate de restituire essi fructi in quanto de rasone pertegnano alla Camera nostra, et nondimeno procedendo in questo mezo a fare rasone al dicto Lodovico, in modo non habia legiptima casone de lamentarse. Laude, vi octobris 1451.
Cichus.