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987. Francesco Sforza al capitano della Martesana 1451 ottobre 7 Lodi.

Francesco Sforza scrive al capitano della Martesana sulla disposizione del che impone agli uomini delle 'ville' di vigilare che sulle loro strade non si trasportino biade al di là dell'Adda, ordinando a Casamatta di trasferire i suoi famigli da Nova a Comazo. Dispone poi che anche la pieve di Missaglia e quella di Brivio contribuiscano alla tassa dei trentasei cavalli della squadra di Gasparino e di Ambrosino.

Capitaneo Martesane.
Ne piace grandemente, respondendo alla vostra lettera, l'ordine per vuy dato de fare che li homini delle ville guardino le strate acioché le biave non se conducano dellà d'Adda; et acioché meglio e più voluntera lo faciano, havimo facto ordinare et commettere a Casamatta che faza levare li soi famigli da Nova et li reduca a Comazo, ove è lo suo lozamento, et cossì volimo provediati anchara vuy ch'el facia. Alla parte della taxa di trentasey cavalli della squadra de Gasparino et de Ambroxino ne pare debiati providere che la pieve de Missaglia contribuisca ad questo carico insieme con la pieve de Brivio. Laude, vii octobris 1451.
Cichus.