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1008. Francesco Sforza al comune e agli uomini di Calvenzano (1452 settembre 17 "apud Quinzanum").

Francesco Sforza loda il comune e gli uomini di Calvenzano per aver ricusato di ricevere gente inviata da Venezia per spronarli a disertare dallo Sforza. Gli assicura della ricompensa del loro atteggiamento, annunciandogli presto novità che molto gradiranno.

[ 252v] Comuni et hominibus Calvisani.
Dilecti nostri, havemo inteso como havendo mandato lì quelli dela signoria da Venexia alcuni dele so gente per voler torre et fornire quella nostra terra, gli havite facto contradictione et non havete voluto acceptare né recevere dicte gente; la qual cosa ne è stata molto gratixima et acceptixima quanto più dire se possa, et in questo ne havite demostrata grandixima affectione et amore verso nuy et il stato nostro, benchè ad nuy non sia cosa nova, perché nuy non havimo havuto altro concepto dela fede vostra verso nuy che quello mò ne havite demostrato. Per il che ve ne commendiamo tanto quanto più possamo et dicimove che ne debiate dare bona voglia, perché con tempo cognoscerimo la vostra fede et ve farimo intendere esserne stata gratixima, confortandovi ad perseverare virilmente in quella et attendere alla guardia et conservatione de quella dicta terra, siché non ve possa occorere veruno sinixtro, advisandove che prestissimo ve faremo intendere cose novelle che molto ve piacerano, dove non haverite ad dubitare deli nimici.Data ut supra.
Bonifatius.
Cichus.