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1032. Francesco Sforza al commissario di Isorella (1452) settembre 19 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza vuole che il commissario di Isorella restituisca a Cola Antonio da Spoleto il cavallo da lui rubato e succesivamente venduto a Ottaviano Visconti che, dovrà essere rimborsato dei danari datigli per l'acquisto di detto cavallo.

Commissario Isolelle.
He stato da nuy Colantonio da Spoleto, portatore de questa, lamentandose che ha trovato apresso ad Octaviano Vesconte quello so cavallo, del quale s'è già lamenta(to) denanzi da nuy che tu gli havivi robato et have mandato gliel (a) lo faciamo restituire. Et perché messer Octaviano dice haverlo comperato da ti, et, per quanto ne scrive il nostro podestà de Cremona, lo dicto Cola Antonio ha provato il cavallo esser suo, et ty havere confessato haverglielo robato et essergline debitore, ne pare non potergli negare la rasione vole. Il perché te scrivemo et volemo che, recevuta questa, senza dimora tenghi modo de accordare il dicto Octaviano de so denari, ad ciò ch'el possa restituire il so cavallo ad esso Cola Antonio, che perciò questo seria stato più honorevole ad fargli el dare senza lassarne venire ad fare ad nuy querela. Et se in questo hay nisuna cosa in contrario, fane avisati. Apud Quinzanum, xviiii septembris.
Iohannes Chiapanus.
Iohannes.

(a) Segue debiate depennato.