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1056. Francesco Sforza a Paolo da Narni (1452) settembre 21 apud Lenum.

Francesco Sforza, in risposta a quanto Paolo da Narni scrisse al segretario ducale Cicco, gli fa sapere che, a proposito dei segnali, quelle guardie dovranno fare quello che faranno quelli di Quinzano. Gli ordini dati per il passaggio del Po valgono solo per i soli soldati. Lo informa che ha scritto all'ufficiale delle munizioni per fargli avere il bariletto di polvere da bombarda per la bastita. Ha egualmente scritto ai frati di San Giovanni in Po che lo assecondino per la sepoltura di suo padre.

[ 263r] Paulo de Narnia.
Respondendo a quello hai scripto a Cecho, nostro secretario, dicemo che se forono facti prima uno segnale et poi dui, fo facto como feceno quelli da Quinzano, ma te advisamo che quelli da Quinzano fallorono, perché ne dovevano fare dui soli, nondimeno per quelle guardie se deverà fare quello (a) farano quelli da Quinzano. Ala parte del passare Po et cetera, dicemo che l'ordene, quale te dessemo, se intende solamente per li soldati, non zà per altri fanti, forasteri o paesani che volesseno passare, perché questi tali siamo contenti passeno, advisandote che quando voremo mettere alcuno ordene ali porti del magnifico Orlando scriveremo a luy, como recorda il so portannaro. Lo barileto de polvere da bombarda, quale ne rechede per quella (b) bastita, per l'alligata [scrivemo] al'offitial nostro dele munitione lì che te lo debbia dare. Simelmente ali frati de San Zohanne im Po che siano contenti che tu fazi fare la seppultura dela bona memoria de tuo padre como rechede. Apud Lenum, xxi septembris.
Irius.
Cichus.

(a) Segue dov depennato.
(b) Segue baptista depennato.