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1059. Francesco Sforza a Stefanino Zaccaria (1452) settembre 22 apud Lenum.

Francesco Sforza scrive a Stefanino Zaccaria che, siccome sono giorni che non arriva pane in campo, vuole che il giorno successivo mandi a Seniga venti carri di pane, informandolo di quanto e come avrà fatto, in modo che mandi la scorta da Seniga in poi.

[ 263v] Stefanino Zacharie.
Perché sonno alchuni dì che in campo non è venuto pane, facendo pur cusì, poria occurere che se ne haveria necessità et bisogno grande, et perhò volemo debi mandare domane xx carra de pane ad Senigha et advisarne questa nocte de quanto haverray facto et del modo preso, che mandaremo poi nuy la scorta et provederemo vegnano ad salvamento da Seniga in zà, chè fina ad Seniga non bisogna che non gl'è dubio alcuno. Ulterius ne advisaray se ha mandato fino al numero de 600 moza de biscotto ad Seniga, et che et como che sapiamo il tucto. Apud Lenum, xxii septembris.
Fazinus.
Cichus.