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1067. Francesco Sforza ad Angelo Lombardo 1452 settembre 22 apud Lenum.

Francesco Sforza scrive ad Angelo Lombardo che in campo non c'è pane perché Stefanino Zaccaria non trova carri per il trasporto, nonostante che per il Cremonese furono fissati, senza contare quelli cittadini, venticinque carri. Vuole che Angelo lo aiuti a reperire detti mezzi.

[ 267r] Angelo Lombardo.
Crediamo multo bene devi consyderare quanto importa al facto nostro ad essergli del pane, ad non essirgline, ché senza manzare non se pò vivere. Noi havemo scripto ad Stefanino Zacharia che debia mandare del pane a qui in campo, et luy se scusa et dice che per carestia de carri non lo pò mandare, dela qual cosa ne meravegliamo fortemente, perché sai che solamente al Cremonese fo tassate carre xxv, senza quelle dela città, et che mò non se possa condure del pane per defecto deli carri non sapemo donde venga, (a) né proceda questo defecto et manchamento. Et, pertanto, volemo ne advise se dicto Stefanino se adiuta dele dicte carra o non, et non se ne adiutando, provedi et fa per modo che subito et inmediete, senza alcuna dimora né perditione de tempo, dicto Stefanino se possa adiutare et havere dicte carra, ad ciò che possa mandare del pane qui in campo, et che per toa casione non se metta la carestia et fame ad questo exercito. Et in questo facto mettigli ogni diligentia, opera et solicitudine possibile, perché dicte carra se habiano prestissimo, le qual faray sianno consignate al dicto Stefanino. Apud Lenum, xxii septembris 1452.
Iohanninus.
Cichus.

(a) Segue la casone depennato.