Registro n. 7 precedente | 108 di 2129 | successivo

108. Francesco Sforza al marchese di Mantova 1452 gennaio 18 Lodi.

Francesco Sforza fa sapere al marchese di Mantova che la esenzione degli abitanti della villa di Fossa Caprara non corrisponde a verità, avendo essi sempre "levato el sale ad Cremona et contribuito alle angarie cum li altri" e, inoltre, i dazieri hanno comprati i dazi includendovi la detta villa.

Domino marchioni Mantue.
Alli dì passati la vostra signoria ne scripse, come credimo per informatione d'altri, che la villa de Fossa Caprara, già molti et molti anni era stata preservata exempta, excepto uno anno, quando nuy heravamo in la Marcha, rechedendone proinde che vogliamo fare continuare et preservare dicta villa in la solita exemptione, et nuy, desiderosi de compiacere alla vostra signoria, subito scripsimo ad Cremona alli nostri offitiali che, siando cussì, facesseno omninamente servare essa exemptione, etiam dato che fusse interrupta uno anno. Subsequenter li dicti nostri offitiali ne scriveno che la vostra signoria è stata mal informata de questo et alegano scripture auctentiche et libri nelli quali se leze come l'homini de Fossa Caprara per li anni passati continuatamente hanno levato el sale ad Cremona et contribuito alle angarie cum li altri, et, che più è, li nostri datieri hanno comprato li datii cum la inclusione della dicta villa, et exceptandola, ne domandariano restauro molto più grosso che non montaria, che saria molto maior danno a nuy che non poteria gioare alla signoria vostra. Et ce rendiamo certissimi, quando la signoria vostra vorà intendere quanto importa questo al facto nostro, che è pur vostro, et voglia chiarirse bene como quello loco non è stato preservato exempto per lo passato, como ve è significato, la signoria vostra non cercharà questo cum molta instantia, et nondimeno sempre ne disponerimo al piacere della vostra signoria. Data Laude, die xviii ianuarii 1452.
Cichus.