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1086. Francesco Sforza ai castellani di Pizzighettone (1452) settembre 22 apud Lenum.

Francesco Sforza scrive ai castellani di liberare Antonio da Lessio e Giovanni da Milano, purché si portino da lui, come pure per l'altro prigioniero, Roberto, che rimetterà in libertà con il divieto di andare a Castelleone. Di Giovanni Scalfo facciano ciò come loro parerà, purché non fugga.Gli altri detenuti: Antonio Cavallo, el Greco e Berto da Soncino siano tenuti sotto buona custodia.

Castellanis Pizleonis.
Havimo inteso quanto per vostre lettere ne scrivete deli pregioni, et breviter respondendo, volimo che relassate Antonio da Lexio et Zohanne da Mediolano cum questo che vengano qua da noi. Antonio Cavallo, el Greco suo fratello et Berto da Sonzino, volimo che tegnate sotto bona guardia in modo ch'el non possa intervenire fuga. Siamo etiamdio contenti che relassate Roberto, et fate ch'el venga da noy non lo lassando per modo alcuno andare ad Castellione. De Iohanne Scalfo fate como ve pare, purché non intervenga scandolo né fuga. Apud Lenum, xxii septembris.
Ser Iacobus.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.