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1089. Francesco Sforza ad Onorato Caetani di Napoli 1452 settembre 23 apud Lenum.

Francesco Sforza accerta Onorato Gaytano di Napoli d'aver ricevuto le notizie del fatto comunicatogli dagli amici di Casano. Gli scrive che degli uomini di Montichiari possono portarsi da lui senza alcun problema, ritenendoli per buoni e veri amici. La sconfitta dei nemici per opera di suo fratello Alessandro è molto importante; sono stati presi più di 600 cavalli ed si è fatto un danno maggiore di quanto ammesso.

[ 271r] Nobili viro familiari nostro dilecto Honorato Gaytano de Neapoli.
Havemo recevute due lettere et inteso quanto ne scrivi del facto de quelli amici nostri da Casano de quello te hanno mandato ad dire, del tucto restamo advisati et non te respondemo altro, perché li havemo proveduto in oportuna forma et bene. Alla parte de quello te hanno mandato ad dire li homini da Montechiaro, che voliamo assecurare dui o tre deli dicti homini per venire qui da noi, te respondemo che tu glie debbi dire et respondere che dui et quattro et sey de loro siamo contenti et voliamo che possano venire et retornare poi ad Montechiaro liberamente et senza veruno impedimento, et li dicti homini sanno bene che sempre noi li receptaressemo nel petto nostro, perché sempre ad ogni tempo l'habiamo connosciuti nostri boni et veri amici, et cusì noi li tenemo; et confortarai che vengano quanto più presto sia possibile per lor utele et bene. Alla parte delli falodii et feste che havete facte per la rotta che ha data alli nemici lo magnifico domino Alexandro, nostro fradello, ve advisamo como è certixima et molto più che non se dice, et sonno stati guadagnati più de 600 cavalli et bruxata tucta la lor robba et arme, che è multo mazore el damno che non se dice. Et speramo presto ancora noy farve sentire tal novelle grande et relevate, che parrà ad ogni persona habiamo vinto, et de questo state de bona voglia. Apud Lenum, xxiii septembris 1452.
Iohaninus.
Cichus.