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1098. Francesco Sforza agli ufficiali, agli uomini e ai comuni 1452 settembre 23 apud Lenum.

Francesco Sforza scrive agli ufficiali, agli uomini e ai comuni di fare dei grandi falò per commemorare l'impresa compiuta dal fratello Alessandro nella notte tra mercoledì e giovedì quando mise a fuoco gli accampamenti nemici nei pressi dell'abbazia di Cerreto, sottraendo al nemico, tra presi e bruciati più di 500 cavalli.

[ 273r] Infrascriptis offitialibus et hominibus seu comunibus locorum.
Dilecti nostri, ad ciò che de ogni nostra prosperitate siate partecipi et ne prehendate piacere et contentamento, ve advisamo como siando andato Alexandro, nostro fradello, mercurdì ad nocte venendo la zobia, che fu xxi del presente, cum le genti nostre sonno in Lodexana ad cavallo et ad a pede a trovare le genti inimiche, quale allogiavanno incirco alla badia de Cereto, le rompe et messe tucte in fuga et in focho a gran furia tucti li lor allozamenti, per tal modo et forma che fra li tolti per li nostri et li brusati passano el numero de cavalli cinquecento et sacchezaronno et bruxaronno tucte le loro arme et robbe. Il perché volemo ne debiate fare fare falodii tre sere continue, facendone advisate le altre terre dela squadra vostra, ad ciò che anchora lor fazano il simile. Apud Lenum, xxiii septembris 1452.
Iohannes.
Elenco degli ufficiali a cui ha indirizzato il contenuto della missiva surriportata
Quorum nomina:
Vicario et comuni Quinzani, Manfredo de Forlivio, commissario Pontis Vici:
Iohannes Antonius.
Iohanni de Pellizariis, commissario et comuni Senige, comuni et hominibus Gambare:
Nicolaus
Francisco de Pisauro, comuni et hominibus Pratialbovini, vicario et comuni et hominibus Gottolenghi:
Leonardus.
Comissario, comuni et hominibus Isolelle; comissario, comuni et hominibus Manerbii:
Christoforus.