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1118. Francesco Sforza al podestà di Cremona 1452 settembre 26 "apud Lenum".

Francesco Sforza vuole che il podestà di Cremona costringa Zuyno da Rosano o Guidino da Trezzo, suo mallevadore, a restiture a Beltrame da Pandino i denari versatigli per l'acquisto della cavalla, risultata poi rubata, e a rifondergli le spese per riavere i soldi.

Spectabili viro potestati Cremone nostro carissimo.
Carissime noster, como per altre nostre dovete havere inteso, è stato necessario che Beltramo da Pandino, quale ali dì passati comprò una cavalla da Zuyno da Rosano, habitatore in quella nostra città, l'habia restituita, perché fo trovata dicta cavalla esser stata furata; et perché il dicto Beltramo mò ne rechiede che provediamo al'indemnità soa, parendo ad nuy honesto et raxionevole che glie sia restituiti li so dinari, pertanto ve commetthiamo et volemo debiate strenzere summariamente el dicto Zoyno venditore, over Guidino da Trezo, che è securtate ad pagare, sive restituire integramente li denari dela dicta cavalla al dicto Beltramo, liberamente et senza alcuno litigio, provedendo insuper alla indemnità d'esso Beltramo per le spese quale luy ha facte per consequire dicti soi denari, como è iusto et conveniente. Apud Lenum, xxvi septembris 1452.
Bonifatius.
Cichus.