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1130. Francesco Sforza al comune e agli uomini di Pavone 1452 settembre 27 "apud Lenum".

Francesco Sforza ordina al comune e uomini di Pavone di prestare a Bartolomeo Colleoni quella medesima obbedienza che presterebbero a lui. Se avessero di che da ridire, lo dicano a lui.

Dilectis nostris comuni et hominibus Pavoni.
Dilecti nostri, havemo inteso che voy non volete dare quella obbedientia se convene ad quello del magnifico Bartholomeo Coglione, nostro capitaneo, havemo mandato lì; del che ne meravegliamo et pertanto ve dicemo et commandiamo se havete cara la gratia nostra, debiate in ogni cosa dare piena obbedientia ad quello del prefato Bartholomeo è lì como alla persona nostra propria, et ad questo non fate replicatione alchuna né contradictione, perché cusì è la voluntà nostra. Ve dicemo bene che s'el dicto fosse cosa che da fare non fosse, debbiate vegnire da noy ad gravarne che gli provederemo. Apud Lenum, xxvii septembris 1452.
Zanectus.
Cichus.