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116. Francesco Sforza al commissario di Pizzighettone 1452 gennaio 21 Lodi.

Francesco Sforza ordina al commissario di Pizzighettone di annullare la condanna di cinquanta fiorini, imposta agli uomini di Casalbuttano perchè, invece di portare la legna alla fornace di Pizzighettone, condussero detta legna nel luogo loro richiesto da donna Bianca Maria e dal luogotenente di Cremona. Facciano, però, detti uomini, il loro dovere.

Commissario Pizleonis.
Sonno stati da nuy li poveri homini da Casalbuttano lamentandose che tu li hay condemnati in cinquanta fiorini perché non hanno conducto certa quantità de lingne alle fornace de Pizghitone dicendo che non forono obedienti alli comandamenti toy, perché la illustre madonna Biancha et el nostro locotenente de Cremona gli havevano comandato che conducessino certa quantità de lignami altrove. Pertanto, essendo como loro dicono, et tu vederay 29v per l'introclusa loro supplicatione, siamo contenti et volimo che tu gli remetti et cassi et annulli la dicta condemnatione, facendo perhò che faciano il dovere suo. Data Laude, die xxi ianuarii 1452.
Cichus.