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1167. Francesco Sforza a Giacomo da Camerino 1452 settembre 30 "apud Lenum".

Poiché il podestà non si preoccupa di far osservare gli ordini riguardanti la peste, il duca vuole che Giacomo da Camerino intervenga perché la città migliori il suo stato di salute e si appresti a una buona convalescenza.

Iacobo de Camerino.
Dilecte noster, più volte havemo scripto a quello nostro podestà che debia fare observare li ordeni posti in quella nostra città circa'l facto dela peste et servare ogni modo et via adcioché essa città se conservi sana. Pare ch'el habia pocha cura de questo facto, donde quella città vene ad pezorare ogni dì cum nostro grandiximo despiacere. Però volemo et commettiamo a te che, da mò innanzi, habii el carico de questa cosa et facci observare li dicti ordeni per tal modo che essa città se reduca ad bona convalescentia et non pezore più como ha facta fino qui, in modo se reduga ad migliore stato. Ex castris apud Lenum, ultimo septembris 1452.
Irius.
Cichus.