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1172. Francesco Sforza a Giovanni Caimi 1452 ottobre 1 "apud Lenum".

Francesco Sforza ordina a Giovanni Caimi, cancelliere e commissario di Pizzighettone, di provvedere alla riparazione dei ponti distrutti dalle recenti inondazioni. Nel frattempo il duca ha provveduto a inviare nuovi maestri da Cremona e una nave da Piacenza.

Nobili viro Iohanni Caymo, dilecto canzelario et commissario nostro Pizleonis.
Carissime noster, havemo recevute le toe lettere per le quale tu ne significhe el grande damno ha facto la furia et accressimento del'aqua ad quelli nostri ponti. Piacene la adviso, et benché assay ne recrescha de tal damno che è grande, pure a noy pare che non dovesse (a) mettere tanto periculo in questo, como tu fai, (b) possendoli remediare se tu voy pigliarne quella cura che tu debbi. Et ben sapemo che l'è usanza in tali accressimenti che li ponti, ut plurimum, receveno damno et anche sapemo che se glie pò remediare facendo tirare suso le nave affondate et facendole recalcare et recalzare como se sole fare in simili casi. Et se tu dici che li maistri non vogliono lavorare, ne meravegliamo, perché, como tu say, pur gli havimo ordinato che ge sianno dati denari secondo la lista qual tu ne mandasti ad questi dì, et quando anchora non fosseno miga pagati, tu non glie doveresse comportare che fosseno retrogradi in simili casi, et, volendo perseverare in la lor pertinatia, tu ne doveressi fare destinere quattro o sey de loro, et non bastando questo, farli buctare in Abda et monstrarli el volto, et cusì doveressi fare et non usar parole dove bisognano facti. Ultra questa, gli havemo pur mandati i maistri da Cremona per reconzare dicte nave, et non bastando quelli, se ne mandarà del'altri. Ceterum nuy havemo scripto al capitano de Piagenza che mande una bona nave in cambio de quella che tu dici non esser bona per mettere sotto el dicto ponte, et mandamote la lettera alligata, siché attende ad farlo reconzare. Apud Lenum, primo octobris 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.
A margine: Die iiii octobris, missa fuit ipsi Iohanni Caymo presentis litere copia.

(a) In A doveresse con re depennato.
(b) Segue possendole depennato.