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1179. Francesco Sforza a Giovanni de Pilizariis 1452 ottobre 2 "apud Lenum".

Francesco Sforza comunica a Giovanni de Pilizariis, vicario a Seniga, che il suo salario non può essere di dieci fiorini mensili, considerati gli oneri cui sono sottoposti gli uomini del posto ed essendo questi abituati a pagare non più di quattro lire imperiali e mezza. Il duca fissa il suo salario mensile a cinque fiorini in moneta.

[ 287r] Prudenti viro Iohanni de Pilizariis, dilecto vicario nostro Senighe.
Carissime noster, per respondere ad quanto per più toe lettere ne hay scripto circa'l facto del tuo salario lì, consyderato che tu non potressi stare lì senza qualche provissione, consyderato etiam che dece fiorini, como tu rechedi, seriano troppo graveza al'homini che hanno de presente multe altre graveze, maxime non siando usati pagare più che libre iiii e meze imperiali, ad nuy è parso conveniente, et cusì volemo et ordinemo che te diano fiorini v ad moneta singulo mese cum li osevilii et massaritie de casa, et questo fin ad tanto te provederemo meglio altrove, et cusì advisemo l'homini de questa nostra opinione, et cusì veniranno (a) pur l'homini ad havere la graveza de dece fiorini, consyderate le massaritie et osevilii de casa. Apud Lenum, secundo octobris 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) Segue et depennato