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1182. Francesco Sforza a Francesco de Metellis 1452 ottobre 2 "apud Lenum".

Francesco Sforza vuole che Francesco de Metellis, famiglio ducale e commissario di Pratalboino, licenzi i balestrieri che sono stati mandati lė a guardia del territorio, se perseverano nelle esorbitanti richieste di troppo aggravio per la popolazione del luogo.

[ 287v] Nobili viro Francisco de Metellis dilecto familiari et commissario nostro Pratalboyni.
Carissime noster, havimo inteso quanto ne scrivi del'insolentia et recressemento, quale usano quelli balestreri havevamo mandati lė per guardia de quella in volere de quelle cose che seriano troppo spesa ad quelli homini et fora del raxion(e)vele, et respondendo, ad nuy pare et volemo che, non volendo lor star contenti (a) ad quello gli havite proferto fare, che ne pare raxonevele, li debbi licentiar, che vengano via et non stiano pių lė, et questo dirgli per nostra parte. Apud Lenum, ii octobris 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) contenti in interlinea.