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119. Francesco Sforza ai deputati presidenti agli affari di Cremona 1452 gennaio 22 Lodi.

Francesco Sforza scrive ai deputati presidenti agli affari di Cremona d'essere rimasto sorpreso che nel Parmense e nel Piacentino si siano, senza che ne venisse informato, imposto di non condurre a Cremona bestie da carne senza pagamento di dazio. Assicura che scriverà ai capitani di là perchè revochino tale disposizione.

[ 30r] Deputatis presidentibus negociis comunitatis civitatis Cremone.
Alli dì passati ve condolessivo cum nuy che portavati grandissimo sinistro e manchamento de carne per una nova inhibitione facta im Parmesana et Piasentina che bestie da carne non possano essere conducte deinde in Cremona senza nova colta e datio, del che ne siamo maravigliati che simele inhibitione o impositione de novo datio se debba fare senza nostra saputa. Il perché, volendo nuy obviarli, scrivimo per le alligate lettere, come vederiti, alli nostri capitaney de Parma et P(i)asentina quanto bisongna per la revocatione de tal inhibitione: siché faritele presentare, et casu quo non conseguiscano effecto, avisaratini et gli providerimo. Laude, xxii ianuarii 1452.
Cichus.