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1199. Francesco Sforza a Giovanni Caymo 1452 ottobre 4 "apud Lenum".

Francesco Sforza dice a Giovanni Caymo, cancelliere e commissario di Pizzighettone, di essere informato dalle sue lettere dei danni lì avvenuti. Acclude a Giovanni copia delle lettere ducali non pervenutegli; allega, pure, la copia della lettera inviata al capitano di Piacenza per la sostituzione dell'imbarcazione da lui denunciata come marcia. Il duca ha scritto al Pallavicino perché rapidamente si muova, o mandi la sua compagnia. Uguale disposizione ha dato, tramite il cavallaro Pietro di Sisto, a Rolando e a Giovanni Ludovico.

Nobili viro Iohanni Caymo, dilecto canzelario et comissario nostro Pizeleonis.
Carissime noster, ad questi dì recevessemo tue littere circha la ruina et danno de quelli nostri, ale quale te respondissimo como tu vedray per la copia introclusa. Deinde havimo recevuto doe altre to littere, l'una de 29 del passato et l'altra del primo de questo, per le qual intendimo tu non haver recevuto le nostre responsive, né anchi le poy havere recepute. Siché per la inclusa copia intenderai la resposta quale te facissemo, né altro te respondemo per addesso, salvo che te mandiamo, aligate ale presente, la littera directiva al capitaneo dela citadella de Piasenza per la nave da essere mandata lì in scontro de quella marza, la qual tu scrivi esser marza et inutille. Apud Lenum, iiii octobris 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.
Die suprascipto scriptum fuit domino Palavicino quod veniat volandissime cum eius comitiva, aut quod mittat eam, dummodo ipse non possit venire.
Cichus.
In simili forma scriptum fuit Rolando et domino Iohanni Lodovico quod mittant suprascriptam comitivam, et cetera. Portavit litteras Petrus de Syxto caballarius.