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1227. Francesco Sforza ad Antonio Landriani 1452 ottobre 6 "apud Lenum".
Francesco Sforza si dice stupito che Antonio Landriani, nonostante le lettere inviategli, non si sia ancora recato in campo, dando prova di poca cura di quanto gli scrive e di scarso attaccamento al bene dello stato. Si affretti a raggiungerlo.
Antonio de Landriano.
Più volte te havemo (a) confortato et caricato per nostre lettere che subito dovessi venire in campo cum li toi, et fin ala presente hora non sei venuto, de che ce meravegliamo et dolemo, parendone che facci poco caso del scrivere nostro et anche non stime el bene del stato nostro, che, se tu lo stimassi como doveressi, zà serresti venuto et siamo certi che se tu fossi equi ove siamo nuy, iudicaressi havere facto male ad non essere venuto più presto. Però te confortiamo, caricamo et astrenzemo de novo che voglie venire subbito, postponendo ogni altra facenda et non fare una minima dimora per quanto (b) dessydere el ben del stato nostro. Ex castris apud Lenum, vi octobris 1452.
Irius.
Iohannes.
(b) Segue hai cara la gratia nostra depennato.