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1260. Francesco Sforza ad Antonio da Trezzo 1452 ottobre 9 "apud Lenum".

Francesco Sforza scrive ad Antonio da Trezzo che nulla ha da dire circa la notizia dell'andata a Venezia di fra' Piucio e circa i dubbi di Ghiberto su ciò che ha scritto a suo fratello Manfredo. Lo informa che Paolo Giovanni Inviciato è andato a Mantova con licenza del duca. Gli ricorda che l'Estense si è detto disposto a dargli cinquemila ducati sui ventimila fiorini che avrà da Firenze.

[ 300v] Antonio de Tretio.
Antonio, recevessemo in questi dì una tua data del primo de octobre et intendessemo quanto in essa se contene. Quanto ala prima parte, del'andata de fra' Piucio a Venesia et del dubio che ha messer Ghiberto per quello ha scripto ad Manfredo, so fratello, non accade altra resposta, se non che speramo in Dio per modo fare che se trovaranno malcontenti de quello hanno facto. Ala parte de Paulo Zohanne Inviciato, dicemo ch'el ne ha domandato licentia de andare ad Mantoa, et nui glie l'havemo concessa, siché ne poi advisare messer Albrico et messer Zohanne Marco. Tu sai quello ne hai scripto più fiate, cioè che quello illustre signore era contento de sovenire de v mila ducati deli denari, quali glie debeno dare li Fiorentini, et perché siamo advisati da Fiorenza che essi Fiorentini sonno remasti d'acordo cum la signoria soa de darli xx mila fiorini de qui ad kalende de zenaro, volemo che, retrovandote cum la signoria soa, la conforti et preghe per nostra parte voglia scrivere a ser Zanello, suo canzelario in Fiorenza, che faccia fare la promessa in nuy delli dicti v mila ducati deli primi denari che veranno suso deli dicti xx mila fiorini, perché havendo questa promessa, forse haveremo nuy el modo de aiutarsene più presto per qualche via. Et in questo usaray ogni studio et diligentia toa, et le lettere quale scriverà la sua signoria circa questa fazenda, mandarala in Fiorenza per lo presente cavallaro. Apud Lenum, viiii octobris 1452.
Irius.
Cichus.